Insorge quando, in ambito sportivo ovviamente, si tentano di superare i propri limiti. In modo particolare in merito al sollevamento pesi e relativamente alla pratica del body building. Si tratta di una dipendenza che deriva da una preoccupazione troppo alta in relazione al proprio aspetto fisico. Il paziente, infatti, presenta un desiderio di cambiarlo cercando sempre di raggiungere la perfezione.


La definizione

Spesso questa situazione prende anche il nome di anoressia inversa. Infatti, almeno all’apparenza, i sintomi sono esattamente quelli opposti in confronto all’anoressia nervosa. Una paziente che soffre di anoressia si nota sempre grassa anche se è notevolmente magra. Al contrario, il paziente che soffre di vigoressia (soprattutto persone di sesso maschile) si sente sempre magro e troppo poco muscoloso. Anche nel momento in cui, invece, è riuscito a creare un fisico davvero molto atletico.

Tale malattia sembra che si possa considerare tra i vari disturbi dell’alimentazione, quelli da dismorfismo corporeo e quelli ossessivi-compulsivi. Da poco tempo è stata anche immessa all’interno del manuale diagnostico e statistico relativo alle problematiche mentali. Quindi, è stato ricondotto al di sotto della categoria “Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo”.


Le caratteristiche

La peculiarità di tale disturbo deriva da una notevole insoddisfazione e preoccupazione rispetto al proprio aspetto fisico. Infatti, tali persone oggetto di questo disturbo si sentono sempre eccessivamente asciutti e con pochi muscoli. Di conseguenza, cercando continuamente di allenarsi. Per questa ragione, l’eccessivo allenamento può trasformarsi ben presto in una vera e propria mania. Al punto tale che diventa una dipendenza. Esattamente come tutte le altre dipendenze, anche in questo caso si verifica una modifica netta delle abitudini nella vita di tutti i giorni.


Come si comporta chi è colpito da questa patologia

Le persone che soffrono di vigoressia modificano in toto la propria visione dello sport. Al tempo stesso vengono cambiate anche la durata degli allenamenti e le aspettative che ne derivano. L’esercizio assume il valore di priorità fondamentale nella vita di tutti i giorni. E la quotidianità, quindi, ne risente in modo importante. Spesso sono le relazioni sociali l’aspetto maggiormente colpito. E non si tratta esclusivamente dei rapporti con gli amici, ma anche di quelli con la propria partner. Nessun’altra attività sportiva ha un livello di importanza pari al continuo esercizio fisico per aumentare i propri muscoli.


Le abitudini alimentari

Chi soffre di dismorfia muscolare modifica totalmente anche le proprie abitudini dal punto di vista alimentare. La dieta che viene seguita è, di solito, estremamente ed eccessivamente rigida e salutista. Si fa un enorme impiego di alimenti iperproteici, che sono fondamentali per un notevole sviluppo dei muscoli. Invece, cibi notevolmente ricchi di grassi e di carboidrati vengono completamente evitati. L’alimentazione si trasforma in pochissimo tempo alla stregua di un’ossessione. In questo senso, provoca altri effetti negativi sulle relazioni sociali, comprese quelle con la propria famiglia. Non si può sgarrare alla dieta ferrea imposta e qualsiasi strappo alla regola viene vissuto quasi come un tradimento. Un senso di colpa che si potrà contrastare efficacemente da parte del paziente in un solo modo. Ovvero riprendendo ad allenarsi come, ma soprattutto molto di più, rispetto a prima.


Chi colpisce questa patologia

Tale disturbo va a colpire spesso degli uomini in età molto giovane. Di solito, l’età è compresa tra 15 e 23 anni. Si tratta di persone che sono solite praticare sport in cui l’obiettivo dei vari allenamenti è quello di incrementare la propria struttura muscolare. O anche la propria forza. Tra i vari sport con allenamenti dedicati a tale scopo, troviamo il body-building, ma anche il wrestling e il football americano. Al giorno d’oggi, tale patologia colpisce circa il 10% delle persone che frequentano le palestre. In realtà, però, si tratterebbe di dati sottostimati. E, di conseguenza, i dati reali sarebbero ancora più alti e preoccupanti. Non è sempre molto semplice, infatti, riconoscere una persona che ha a che fare con tale patologia. Tra i vari fattori di rischio troviamo certamente un desiderio costante e continuo di voler aumentare la propria muscolatura. Oppure i segnali di allarme riguardano anche chi si controlla spesso allo specchio per capire se i muscoli aumentano o meno.


Fonte: Inran.it

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