
Innanzitutto occorre precisare la differenza tra diverticolosi e diverticolite. Si stima che circa il 65% degli individui adulti, in particolare le donne, abbia la diverticolosi, ossia la presenza di diverticoli (estroflessioni simili a delle sacche) nell’intestino, è una condizione differente dalla diverticolite. Non è di per sé una patologia, ma un’alterazione anatomica e, per fortuna, la maggior parte delle persone che presenta questa condizione non ha sintomi (la diverticolosi è asintomatica). Sono rari i casi in cui è necessario rivolgersi al pronto soccorso. Condizione diversa è la diverticolite, cioè quando queste sacche si infiammano causando dolori addominali molto forti e che colpisce il 10-25% delle persone con diverticolosi.
Perché si formano e si infiammano? Ecco alcune cause:
- età (invecchiando si verifica un cedimento delle fibre che sostengono l’intestino)
- sesso femminile
- cattive abitudini alimentari
- obesità
- stile di vita sedentario
- assunzione di antinfiammatori
Quali sono i sintomi? Come capisco che soffro di diverticolite?
Molto spesso i sintomi si sovrappongono a quelli della sindrome del colon irritabile e sono:
- gonfiore
- dolore addominale (soprattutto a sinistra dove i diverticoli sono maggiormente presenti)
- alterazione della regolarità intestinale
- nausea
- perdita di appetito
Quando fare i controlli?
Le persone con diverticolosi in genere non devono fare dei controlli ripetuti nel tempo, a meno che non si verifichino nuovi episodi che facciano sospettare una diverticolite.
Come si diagnosticano i diverticoli? Quali esame fare?
colonscopia;
TAC dell’addome;
colonscopia virtuale;
clisma opaco a doppio contrasto.
Che dieta seguire ?
Chi scopre di avere i diverticoli deve seguire una dieta specifica: i punti salienti sono bere acqua e incrementare il consumo di frutta e verdura e, quindi, di fibre per facilitare la motilità dell’intestino ed evitare così la stitichezza. Invece, in caso di diverticolite con dolori e malessere, è necessario assumere antibiotici a rilascio nell’intestino, probiotici, antinfiammatori e seguire una dieta liquida.
Sfatiamo una credenza
Da sempre si sente dire che chi ha i diverticoli non può mangiare frutti con i semi, tipo il kiwi o le fragole.
Assolutamente no, si tratta di vecchie leggende. A conferma di questo, in America è stato effettuato uno studio molto interessante su un campione di cinquantamila pazienti che dimostra esattamente il contrario: chi riduce il consumo di frutta, verdura e cibi contenenti semi è più a rischio di diverticolite.
Dr.ssa Sara Cordara
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