L’obesità è spesso associata a notevoli disturbi respiratori, l’aumento adiposo al collo, al torace ma soprattutto all’addome (grasso viscerale), più che del peso in toto, conducono a notevoli problemi alla funzione respiratoria. Ecco un motivo in più per perdere peso corporeo. Nei soggetti in forte sovrappeso e obesi la funzione respiratoria è spesso compromessa, si riscontrano frequentemente difficoltà a respirare (dispnea) anche dopo uno sforzo lieve, cianosi cutanea per scarsa ossigenazione del sangue, russamento notturno e sonnolenza diurna. La respirazione risulta faticosa nel soggetto obeso, sia il cuore sia i muscoli coinvolti nella respirazione devono lavorare molto di più a causa dell’eccesso di peso che ostacola nei movimenti il diaframma, comprime e riduce il calibro delle alte vie respiratorie. La riduzione della quantità di aria che circola nei polmoni determina una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue spesso accompagnata da un aumento dei livelli di anidride carbonica. L’abbassamento di ossigeno peggiora quando la persona obesa si sdraia per l’effetto della compressione del grasso addominale che comprime il diaframma. Compaiono frequentemente le apnee notturne che spesso conduce a una patologia respiratoria tipica del paziente obeso che è la sindrome da apnea ostruttiva durante il sonno (OSAS dall’inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Gli episodi di interruzione del respiro notturno possono arrivare anche a 30 a notte.
Misurazione del grado di ossigenazione del sangue
Durante la visita, il nutrizionista misura sia il grado di ossigenazione del sangue mediante saturimetro, sia la circonferenza del collo del paziente, in quanto l’effetto meccanico del tessuto adiposo che si accumula nel collo dei soggetti obesi rende la respirazione più difficile fino a determinare dei veri e propri fenomeni di ostruzione respiratoria. Sono a rischio gli uomini con una circonferenza del collo maggiore o uguale a 43 cm e le donne con una circonferenza maggiore o uguale a 40.5 cm (vedi immagine sottostante).
Circonferenza del collo a rischio OSAS nei maschi (sx) e nelle femmine (dx)
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