Anche se è da anni che medici, pediatri, nutrizionisti raccomandano di bere il latte per ridurre il rischio di fratture ossee grazie al contenuto di calcio, un recente studio condotto in Svezia e pubblicato sul British Medical Journal ha fatto decadere completamente questa tesi millenaria. I ricercatori hanno evidenziato che le donne che bevevano più di tre bicchieri (o 680 ml) di latte al giorno erano più soggette a fratture del bacino (oltre il 50%) rispetto a chi ne beveva di meno, riscontrando anche un maggiore rischio di mortalità in generale. Lo studio è stato effettuato monitorando per diversi anni oltre 61 mila donne e 45 mila uomini. Diversamente, un consumo regolare di alimenti a base di latte fermentato come lo yogurt e molte bevande contenenti probiotici, ha mostrato una minore incidenza di fratture. Una spiegazione plausibile è stata fornita dai ricercatori: gli zuccheri (lattosio e galattosio) del latte potrebbero essere la causa, avendo riscontrato infiammazione, stress ossidativo e un accelerato invecchiamento di tessuti e organi in alcuni animali da laboratorio nutriti con una dieta a base di latte. Il lattosio è l’unico zucchero presente nel latte, è un zucchero semplice e dà quel sapore leggermente zuccherato al latte. Tutti i tipi di latte contengono naturalmente il lattosio, in diversa quantità. Aggiungere altro zucchero (saccarosio) a una tazza di latte è assolutamente un’azione priva di senso, il latte va bevuto così com’è perché è già dolce. Questi risultati, preliminari, devono essere interpretati e validati accuratamente con ulteriori ricerche prima di non raccomandare il consumo quotidiano del latte per prevenire le fratture e le malattie dell’apparato scheletrico. Solo in UK il latte e i suoi derivati forniscono il 50-60% del calcio totale, e noi italiani non siamo da meno. Rimane il fatto che un’assunzione inferiore a 400 mg al giorno di calcio è un fattore di rischio per l’osteoporosi. La dieta mediterranea rimane al momento uno dei migliori modelli dietetici da seguire accuratamente contro malattie come aterosclerosi, ipertensione, infarto del miocardio ed ictus.

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