
Buone notizie per chi ama la birra: secondo una recente scoperta, pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, la birra potrebbe aiutare a proteggere le cellule cerebrali contro un tipo di danno collegato a malattie neurodegenerative, come Parkinson o Alzheimer.
Il merito è di un flavonoide
Si tratta dello xantumolo, un componente attivo presente nel luppolo. Fa parte della famiglia dei flavonoidi, potenti antiossidanti e metaboliti presenti in varie piante, spesso responsabili del loro colore. Gli studi hanno dimostrato che possono avere effetti cardio-protettivi e giocare un ruolo positivo nella prevenzione del cancro e delle infiammazioni. Nel corso del metabolismo aerobico, le nostre cellule producono composti dell’ossigeno a elevata attività ossidante chiamati ROS (Reactive Oxygen Species), che contengono perossido di idrogeno e, spesso prodotti in eccesso, causano danni alle molecole (quello che viene definito “stress ossidativo”). I ROS sono particolarmente attivi e dannosi nel cervello e il danno ossidativo che possono causare alle cellule neuronali sembra essere collegato alle malattie degenerative. Lo xantumolo non solo ha eliminato le molecole ossidanti in eccesso, ma anche portato all’attivazione di alcuni geni protettivi, che fanno da scudo alle cellule, proteggendole dallo stress ossidativo e dalle malattie collegate, come il Parkinson, l’Alzheimer, il cancro e l’infiammazione.
Conclusioni
Attenzione però: questo non significa che possiamo berne in grandi quantità! Questo apre però il campo per ulteriori indagini e approfondimenti in previsione di una possibile terapia farmacologica.
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