Il peperone è un ortaggio originario dell’America Latina e appartiene alla famiglia delle Solanacee (assieme a patate, peperoni e melanzane), e al genere Capsicum, nel quale sono inclusi i peperoncini. Ciò che li caratterizza è il contenuto di capsaicina, sostanza che fornisce la piccantezza e che, se assunta pura causa ustioni alla mucosa respiratoria. Il suo contenuto (nei semi e nella parte bianca chiamata placenta) è minore nei peperoni dolci e maggiore nei peperoncini. Il colore varia dal bianco (da cui viene estratta la paprika), al giallo, al verde, al rosso ma anche al violetto e addirittura al nero.

Valori nutrizionali

Sono un alimento ipocalorico, le cui calorie da crudi variano da 22 (quelli verdi) a 31 (quelli rossi) ogni 100 grammi. Le poche calorie sono fornite esclusivamente dagli zuccheri contenuti, non ci sono grassi e proteine. L’apporto calorico aumenta se i peperoni vengono cotti perché perdono acqua e i nutrienti si concentrano, però pesano anche di più! Alla fine, ciò di cui bisogna stare attenti è la quantità di condimento utilizzata. Il peperone è anche una fonte di antiossidanti, grazie alla presenza di vitamina C (più dei mirtilli) e di caroteni, svolge quindi un’azione antitumorale, protettiva nei confronti di malattie degenerative dell’occhio e un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico grazie alla presenza di tutte le vitamine del gruppo B che favoriscono la trasformazione dei nutrienti in energia. Per preservare tutti i nutrienti l’ideale sarebbe di consumarli crudi, in insalata o in pinzimonio.

Come rendere i peperoni digeribili

E’ vero, il peperone può risultare un po’ indigesto a causa dell’elevata presenza di fibra e di sostanze come la capsaicina e la solanina, un alcaloide che in quantità elevate può risultare tossico per il genere umano. Per spazzare via gli incubi del post-peperonata, è sufficiente eliminare le parti incriminate ovvero spellarlo e privarlo di semi e placenta. Inoltre, provate a tagliarlo in fette orizzontali e non verticali, in questa maniera si rompono i legami presenti nella molecola di cellulosa (fibra) agevolando l’attività di stomaco e intestino.

Il diabetico può consumare i peperoni?

La risposta è sì, preferendo però la varietà verde che contiene meno zuccheri non aumentando l’indice glicemico e, limitando quelli gialli e rossi.

Assumerli con moderazione nei seguenti casi:

– Nei bambini, in quanto il loro fegato è ancora in crescita e la quantità di solanina e capsaicina risulta troppo elevata provocando intossicazioni alimentari. Consiglierei di introdurli da 10-12 anni in avanti.
– Nei soggetti intolleranti/allergici, in quanto i peperoni contengono due allergeni che negli individui predisposti possono essere causa di reazioni allergiche anche gravi. Da sottolineare che l’allergia/l’intolleranza al peperone è rara.
– In caso di ulcera gastrica e di emorroidi. In questi casi assumerli in piccole quantità poiché un eccesso tende a peggiorare il senso di bruciore in uno stomaco e canale anale già sofferenti. Non esagerare anche in presenza di malattie del fegato.

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