
Il pesce crudo può essere pericoloso anche quando non si è incinta a causa del parassita Anisakis. Prima di consumarlo, quindi, assicuratevi che sia assolutamente fresco e controllato. La carne cruda per evitare il rischio di toxoplasmosi, ricordatevi che la carne deve essere sempre ben cotta. Stesso discorso per i salumi, per evitare il rischio di toxoplasmosi, bisogna consumare solo quelli cotti, come prosciutto cotto e mortadella. Per eliminare l’eventuale presenza di agenti patogeni, il latte crudo non pastorizzato, quello appena munto o acquistato direttamente in cascina, può essere consumato solo dopo bollitura. Le uova crude: è pericoloso soprattutto l’albume crudo perché contiene l’avidina, sostanza che impedisce l’assorbimento della vitamina H. Si può consumare il tuorlo crudo, ma in maniera molto limitata e solo quando si è assolutamente certi della freschezza dell’uovo. Il consumo di pesci di taglia grande, come tonno e pesce spada, andrebbe limitato perché tendono ad accumulare più mercurio. Secondo alcune ricerche, il feto riceve l’alcol nella stessa misura della madre e, poiché non ci sono certezze sulla quantità di alcol che può arrecare danni al bambino, il mio suggerimento come nutrizionista? è meglio astenersi completamente. Il caffè si può consumare ma solo con moderazione: non più di due o tre tazzine al giorno. Io, alle mie pazienti in dolce attesa tolgo anche il pesce affumicato, perché potrebbe contenere la Listeria monocytogenes, un batterio pericoloso per il feto. I piatti pronti del reparto gastronomia si possono consumare solo quando si è assolutamente certi del rispetto delle norme igieniche da parte del punto vendita in cui acquistate. Se si tratta di frutta e verdura crude, devono essere accuratamente lavate prima del consumo. Arriviamo al tasto dolente: i dolci! Durante la gravidanza vanno ridotti (e non eliminati del tutto) sia lo zucchero bianco che di canna perché potrebbero causare un picco di glicemia. Eviterei anche i dolcificanti artificiali a base di molecole chimiche come aspartame, saccarina, acesulfame k, ecc. Da preferire invece gli zuccheri complessi (es. i carboidrati di pasta, orzo, farro e riso) che fanno aumentare la glicemia nel sangue in modo più lento. Il consumo delle bevande a base di cola va limitato perché sono ricche di zucchero. Da evitare anche la versione “ light ” perché contiene dolcificanti chimici. Le arachidi sono concesse solo in caso di assenza di allergia, da evitare le varianti salate e tostate perché la tostatura comporta la perdita di alcune proprietà alimentari. Infine, purché sia potabile, l’acqua del rubinetto va benissimo quando si è in gravidanza, ma non va filtrata per non eliminare gran parte dei minerali presenti nell’acqua di cui si ha bisogno in questo delicato periodo.
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