Del ravanello, una brassicacea, si consumano soprattutto le radici ma, se sono verdi, croccanti e non sciupate, sono commestibili anche le foglie (ne ho parlato tempo fa), da aggiungere a minestre, zuppe, frittate oppure da gustare lessate con un filo d’olio e limone, perfette come contorno. 

Benefico per il fegato e l’apparato respiratorio

Del ravanello si può bere anche il centrifugato: infatti in caso di tosse e catarro, bere un bicchierino del suo succo al giorno con un cucchiaino di miele e mezzo limone, aiuta a fluidificare le secrezioni. Il succo, se bevuto prima dei pasti, è un toccasana per prevenire i calcoli alla cistifellea e, secondo alcuni studi scientifici recenti, avrebbe anche effetti antireumatici. Il ravanello è riccho di vitamine del gruppo B e C e di ferro, le sue radici hanno proprietà diuretiche e stimolano la funzione epatica.

Come gustarlo

Ideale è in pinzimonio, da condire con una vinaigrette di olio di riso, aceto di mele e alcune gocce di salsa di soia, è una buona cura depurativa. Abbinatelo anche ai finocchi !

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