La colazione è uno dei pasti principali e, quella all’italiana è risultata la più sana e la meno calorica, oscillando in media fra le 300 e le 400 calorie, capace di fornire energia da un mix carboidrati complessi e semplici, che non esasperano la produzione di insulina. Le colazioni americana e anglosassone oscillano invece dalle 700 alle 1000 calorie.

Meglio introdurre sia alimenti solidi che liquidi

Con la colazione si dovrebbero introdurre nell’apparato digerente cibi liquidi e solidi. I primi mettono in funzione l’attività gastrica; i secondi invece svuotano la cistifellea dalla bile, permettendo una digestione migliore nel corso della giornata ed evitando che troppa bile si accumuli nella colecisti, situazione che potrebbe portare alla formazione di calcoli in futuro.

Com’è strutturata la tipica colazione italiana rispetto alle altre?

Quella all’italiana si fa con latte, caffè, fette biscottate o biscotti, marmellata/confettura di frutta, yogurt e spremuta d’arancia. Alcune sostituzione sono tè al posto del caffè, pane tostato o fiocchi di cereali invece delle fette, miele al posto della marmellata, frutta fresca al posto dello yogurt. La colazione all’americana è ben differente: si beve solo caffè, ovviamente all’americana, molto lungo. Oppure, in sostituzione, il tè. Il consumo del latte è quasi sempre assente (a differenza nostra). Il classico succo d’arancia preparato con agrumi freschi spremuti, è sostituito dall’orange juice, che di arancia contiene ben poco. La colazione prosegue con pane e burro, dolci e torte di ogni tipo. Mi vengono in mente gli ipercalorici pancakes, frittelle tradizionali americane, la cui versione classica prevede che vengano irrorati di sciroppo d’acero. Molti americani, però, prediligono i gusti salati: prosciutto cotto, formaggio e uova accompagnati con del pane. Questa colazione è sicuramente più nutriente e ricca di grassi. Infine, in quella inglese o tedesca gli fanno da padrona uova, pancetta e wurstel. Una vera e propria bomba calorica che mette il fegato e l’apparato digerente già a dura prova la mattina. Questi stili alimentari si pagano in termini di più elevati livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, con possibilità maggiori di ictus, arteriosclerosi e infarto.

E la classica colazione brioche + cappuccino?

Una brioche la mattina basta e avanza, ma senza eccedere, se siete a dieta concedetevela massimo 2 volte a settimana e non aggiungete lo zucchero al cappuccino.

Per chi è abituato alla colazione salata invece?

Se si predilige il gusto salato, una buona idea è optare per il pane tostato con prosciutto crudo/cotto sgrassati o bresaola/speck o formaggi magri.

Mai bere il caffè a stomaco vuoto !

Sono molti gli italiani che a colazione bevono solo un caffè veloce senza accompagnarlo con qualcosa. Quest’abitudine, in una persona che soffre di gastrite è deleteria, il caffè stimola la secrezione gastrica peggiorando la situazione, quindi è sempre meglio accompagnarci qualcosa, ad esempio dei biscotti, che proteggono la mucosa dello stomaco. Inoltre, una buona abitudine è quella di mangiare prima e bere poi. L’ideale sarebbe mangiare la frutta o lo yogurt o la fetta biscottata prima della solita tazzina.

E se si pratica sport? Magari proprio la mattina?

In questo caso la situazione è differente: cercate sempre di farla 2 ore circa prima dell’allenamento, in modo da arrivare leggeri ma comunque carichi energeticamente parlando. Se l’intento è di dimagrire, non è necessario “ abbondare ” le quantità con la classica scusa: “ intanto ora corro un’oretta e smaltisco !”. Se invece l’obiettivo è di mantenersi in forma o di migliorare la performance (aumentando di conseguenza l’intensità dell’allenamento), le calorie assunte aumentano parallelamente. In questi casi, il mio suggerimento è comunque di affidarvi a un esperto specialista, nutrizionista o dietologo.

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