Per mantenerci in salute all’avanzare dell’età, una delle frecce migliori al nostro arco è senz’altro l’abitudine a un’attività fisica adeguata, come ci spiega diffusamente il Professor Busin nella relativa sezione di questo sito.

dad6a80c662984a25fa5bc28256224a9-kDAB-U10303436020690mr-640x320@LaStampa.itSono particolarmente indicate attività di tipo aerobico che non mettano a rischio articolazioni, legamenti e apparato cardiovascolare, come nuoto o ciclismo a bassa intensità, oppure lunghe camminate a ritmo sostenuto.

 

Che alimentazione seguire per non avere cali di energia?

La dieta non deve essere stravolta se già introducete tutti i nutrienti necessari; non bisogna “raddoppiare” le porzioni, ma mangiare poco di tutto.

Inserite i carboidrati complessi (pasta, riso, orzo, farro, ecc.) almeno quatto volte la settimana, magari concentrandoli nei giorni in cui si pratica questo sport.

Lasciate passare almeno tre ore tra l’inizio dell’attività fisica e un pasto completo per permettere allo stomaco di svuotarsi, evitando il rischio di comparsa di gonfiore e meteorismo.

E subito dopo l’allenamento?

L’ideale è mangiare frutta per reintegrare l’acqua e i sali minerali persi con il sudore e ristabilire i depositi di glicogeno. Per un pasto completo, invece, conviene aspettare almeno mezz’ora per dare tempo agli ormoni sollecitati durante lo sforzo di rientrare nei valori normali ed evitare problemi digestivi.

Spesso consiglio l’assunzione quotidiana di un probiotico fresco da bere a metà pomeriggio, proprio per regolarizzare la flora intestinale.

Infine, non dimenticatevi di bere acqua prima, durante e dopo l’attività, soprattutto in caso di elevate temperature e percentuali di umidità.

Il piatto suggerito:

“Insalata fredda di orzo, riso e farro con zucchine, melanzane, peperoni, piselli o ceci, e l’aggiunta di semi di lino e di qualche noce ”

I semi di lino e le noci rappresentano una fonte sicura di omega 3, grassi polinsaturi benefici per il cuore, e in questo caso per proteggere dalle infiammazioni muscolari e articolari, che l’attività fisica può generare. Il carburante necessario invece viene fornito dai cereali e dai legumi.

Articolo originale da: Osservatorio Senior

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