Oltre il 30% delle cause dell’infertilità di coppia è legata alla policistosi ovarica (PCOS o sindrome dell’ovaio policistico), una malattia che interessa il 7-10% delle donne in età fertile. Come dice lo stesso nome, è caratterizzata da un certo numero di cisti che crescono in uno o in entrambe le ovaie e ne impediscono l’ovulazione. Oggi si è visto che l’assunzione di dosi corrette di inositolo, una sostanza naturale presente in molti alimenti, aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale e le sue ovulazioni. Le donne cui viene diagnosticata la PCOS hanno diverse implicazioni dal punto di vista estetico, riproduttivo e metabolico:
- irregolarità mestruale con alterazione del ciclo o assenza completa
- elevato livelli di androgeni (un tipo di ormone)
- cisti in una o in entrambe le ovaie
- irsutismo (eccessiva crescita di peli, di solito sul viso, petto e addome)
- aumento eccessivo di peso con tendenza all’obesità
- caduta dei capelli
CHE COS’E’ L’INOSITOLO ?
E’ una molecola naturale che si trova in molti alimenti (noci brasiliane, legumi, cereali integrali, carni e frutta). Il problema è che molti prodotti alimentari sono raffinati e trattati e quindi carenti dal punto di vista nutrizionale. La nostra alimentazione, quindi, è povera di inositolo e questo può determinare lo scatenarsi della malattia. L’inositolo regolarizza il ciclo mestruale con una corretta ovulazione. Dopo 3 mesi di assunzione, sotto forma di integratore e grazie a una dieta attentamente studiata da uno specialista (generalmente a ridotto contenuto di zuccheri), nel 70% dei casi la paziente torna ad avere un ciclo mestruale regolare e il 55% riesce ad avere una gravidanza spontanea. Dopo un anno migliorano o scompaiono anche i segni clinici, come l’eccessiva crescita dei peli e l’acne.
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