L’Endometriosi è una malattia progressiva in cui alcune cellule della mucosa uterina interna (endometrio) si impiantano fuori dall’utero creando dei focolai nel basso ventre e più raramente in altri organi che reagiscono alla stimolazione ormonale (estrogeni) del ciclo mestruale. E’ una malattia che colpisce le donne in età fertile e raggiunge la sua massima espressione tra i 30-35 anni.

Più fibre
L’alimentazione può essere un valido aiuto. E’ noto che un aumentato consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione e il buon funzionamento dell’intestino. Determina anche una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti. Si consiglia di aumentare l’assunzione di: frumento integrale, frutta, vegetali, legumi e riso integrale.

Più omega 3
Inoltre, un aumentato consumo di acidi grassi omega 3 promuove la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi. Si consiglia quindi anche un incremento nel consumo di: pesce azzurro (tonno, pesce spada, alici, sardine, sgombro, pesce sciabola), olio di oliva e noci.

Meno latte e derivati e carni
Suggerirei invece un’assunzione estremamente ridotta di latte e derivati e carni, in quanto possono contribuire alla stimolazione della produzione di prostaglandine PGE2, responsabili di alcuni processi infiammatori.

Altri alimenti da ridurre o eliminare
Da ridurre sono anche caffeina, alcol, cioccolato, burro, margarina, bevande ad alto contenuto di zucchero e carboidrati raffinati. Mentre da evitare del tutto sono tutti i prodotti a base di soia per il loro contenuto di fitoestrogeni.

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