Questo è un pensiero frequente quando si ritirano le analisi del sangue e si scoprono valori sopra la norma. Iniziamo con il sottolineare che i trigliceridi sono i grassi maggiormente presenti negli alimenti che mangiamo e spesso vengono considerati “ fratelli minori ” del famigerato colesterolo: ai loro valori si dà meno importanza, come se un eccesso non fosse pericoloso, ma anche loro hanno la loro parte di colpa nella comparsa delle malattie cardiovascolari.

Esseri magri non basta per essere in salute !

Un alto livello di trigliceridi nel sangue non dà sintomi, anche per molto tempo. Così, una persona ancora giovane, ma non del tutto attenta all’alimentazione e comunque magra, pensa di essere al sicuro dal problema dei trigliceridi in eccesso. Non solo il sovrappeso, i trigliceridi nel sangue possono alzarsi per diverse cause: diabete non controllato, ipotiroidismo, malattie renali e uso di farmaci (beta bloccanti, steroidi e contraccettivi orali).

Contano più gli zuccheri che i grassi

In effetti, chi non esagera con burro, formaggi, insaccati e cibi da fast food, in parte si difende da un eccesso di trigliceridi nel sangue. Solo in parte, però, perché questi grassi derivano in larga misura anche da cibi insospettabili, che possono essere del tutto privi di grassi. Sono infatti da evitare gli zuccheri semplici, per esempio lo zucchero, il miele, la marmellata, il fruttosio (presente soprattutto nei cachi, banane, fichi, succhi di frutta e bevande zuccherine) e gli alcolici. Per un complesso processo biochimico, quando non vengono consumati da un’attività fisica adeguata, si trasformano in trigliceridi.

Quali sono i livelli normali?

VALORI NORMALI: < 150 mg/dl
VALORI LIMITE: 150 – 250 mg/dl
VALORI ALTI: 300 – 499 mg/dl
VALORI MOLTO ALTI: > 1000 mg/dl

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